Le piccole imprese italiane sono pronte a contribuire alla sfida della crescita sostenibilelanciata dall’Unione Europea nella Strategia Europa 2020[1]? Sono pronte, cioè, a contribuire alla costruzione di un’economia a basse emissioni di CO2? È una questione di tutela dell’ambiente, ma anche di crescita economica. Lagreen economy, infatti, offre una duplice occasione alle imprese: quella di risparmiare (e liberare) risorse economiche, aumentando la propriaefficienza energetica, e quella di approfittare delleoccasioni imprenditoriali offerte da un nuovo mercato, quello “eco”.
La riduzione dell’impatto ambientale delle piccole imprese è uno dei tanti tasselli individuati dall’Unione Europea all’interno della Strategia Europa 2020. Lo conferma un recente studio – “PMI: affrontare la sfida verde[2]”, dove la Commissione Europea ha formulato una serie di raccomandazioni utili alle imprese e agli attori politici.
Fondazione Impresa ha cercato di capire attraverso un’indagine a un campione di 600 piccole imprese manifatturiere quanto stiano rispondendo alla sfida della riduzione dell’impatto ambientale.
RISULTATI | 1/3 delle piccole imprese manifatturiere (33,0%) negli ultimi due anni ha introdotto o utilizzato tecnologie finalizzate alla riduzione dell’impatto ambientale. Un dato incoraggiante che riguarda le regioni centrali (35,3%), poi quelle nord-occidentali e meridionali (32,7%) e infine quelle nord-orientali (31,3%).
TECNOLOGIE | In particolare, le piccole imprese italiane sembrano preferiretecnologie eco-compatibili “semplici” ai sistemi di gestione ambientale certificati, poco incentivati, forse considerati troppo costosi e complessi. Hanno preferito, infatti, acquistare macchinari a basso consumo (27,3%), soprattutto nelle regioni settentrionali (Nord Ovest 36,7% e Nord Est 31,9%), ridurre gli imballaggi o utilizzare materiali riciclati (25,8%), soprattutto nelle regioni centrali (32,1%) e installare pannelli fotovoltaici (19,2%), soprattutto nelle regioni meridionali (30,6%) e nord-orientali (23,4%). Minore è la quota di piccole imprese che ha riqualificato gli edifici (18,7%) e che ha introdotto sistemi di gestione ambientale (16,7%).
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